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Petto di Pollo al Mojito

Ingredienti:

  • Un petto di pollo
  • un lime e mezzo
  • un rametto di menta fresca
  • 1/4 di bicchiere di rum bianco
  • pepe rosa
  • sale
  • olio EVO

Preparazione:

Tagliate a pezzettoni il petto di pollo.

In una ciotola mettete insieme l’olio EVO, il succo di un lime spremuto, il rum, il pepe rosa ed il sale a seconda del vostro gusto e la menta fresca tagliuzzata. L’altra metà del lime tagliatela a fettine.

Mettete a marinare in questo preparato i pezzi di petto di pollo per 12 ore in frigo. Aggiungete le fette di lime.

Cuocete in padella per 5 minuti e servite caldo.

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Torta salata alle verdure di Beatrice

Eccovi la ricetta della torta salata alle verdure della nostra giovane amica Beatrice che sforna sempre queste delizie…

Ingredienti:

  • un rotolo di pasta sfoglia integrale
  • stracchino 200 g
  • 3 fette di prosciutto cotto tagliate spesse
  • verdure di stagione (si possono usare le verdure che ci piacciono di più ma che siano facili da tagliare a fette: carote, zucchine, melanzane, porri, …)
  • olio EVO

Preparazione:

Tagliate a fette le verdure in modo che abbiano tutte lo stesso spessore; rosolate leggermente le striscioline ottenute in una padella.

Stendete la pasta sfoglia in una teglia, bucherellate la pasta sul fondo con una forchetta e mettete lo stracchino.

Tagliate il prosciutto cotto a striscioline dello stesso spessore delle verdure.

Assemblate la torta formando una spirale con le striscioline tagliate in precedenza partendo dal centro ed alternando il prosciutto alle verdure.

Aggiungete un po’ di olio d’oliva e infornate per 20 minuti a 180°C.

Buon appetito!

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Minestrone di fagioli dall’occhio

Leggerezza per me è sinonimo di legumi e pesce (se vogliamo parlare di qualcosa che ci dia sostanza), perciò sarò monotona in questo periodo. Ieri ho fatto questo minestrone con carota, scalogno, sedano e i fagioli dall’occhio. Vista la giornata grigia grigia ho usato un pezzettino di lardo di colonnata… devo aggiungere altro?

Ingredienti per 4/6 persone:

  • 2 carote
  • sedano
  • 1 scalogno
  • 300 g di fagioli dall’occhio secchi
  • brodo vegetale
  • 2 fettine di lardo di colonnata

Preparazione:

Fate rosolare leggermente in una pentola a pressione scalogno, carote e sedano con le fettine di lardo di colonnata, aggiungete i fagioli e il brodo vegetale. Fate andare in pentola a pressione per circa mezz’ora.

Quando i fagioli saranno pronti prendetene metà e frullateli, l’altra metà lasciateli interi. Aggiustate a piacere con il brodo vegetale.

Questi fagioli sono ricchi di vitamine  A,  C e quelle del gruppo B ma anche di minerali come ferro, magnesio, potassio, calcio, zinco e selenio. In quanto a proteine, 100 grammi di fagioli dall’occhio ne contengono circa 23 grammi. Sono ideali per preparazioni veloci in quanto cuociono prima degli altri fagioli.

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Fiori di zucchine ripieni

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Ingredienti:

  • 8 fiori di zucchina
  • 150 g di ricotta di pecora
  • 3 fette di speck
  • pangrattato
  • 3 cucchiai di formaggio grana grattugiato
  • mix di erbe aromatiche
  • olio EVO

Preparazione:

Setacciate la ricotta per preparare la farcia. Tagliate le fette di speck a listarelle sottili e aggiungetele alla ricotta con il mix di erbette aromatiche.

Pulite bene i fiori zucca anche all’interno facendo attenzione a non rovinarli e romperli.

Trasferite la farcia di ricotta in un sac-à-poche e riempite i fiori di zucca. Una volta riempiti chiudeteli avvolgendo le punte.

Mettete i fiori su una piastra da forno, versate un filo d’olio per far aderire meglio la panatura.

In una ciotola mescolare il pangrattato con il formaggio grattugiato, successivamente versateli sopra i fiori di zucca. Versate un ultimo filo d’olio e infornate a 240°C per 8 minuti in modalità grill.

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Zuppa di rapa e cavolo rossi

Eccomi con un’altra idea per una cena autunnale, calda ma soprattutto facile e veloce da preparare.

Ormai non è più un segreto che qualsiasi verdura che passa dal mio frigo prima o poi diventa una zuppa o una passata. Ieri sera mi sono trattata molto bene, l’autunno è arrivato alla grande, si iniziano ad avvertire i primi acciacchi della stagione, perciò è meglio fare il pieno di vitamine e sali minerali che ci aiutano a rinforzare il nostro corpo.

Così mi sono preparata una passata di rapa rossa e cavolo rosso ed un insalata fresca e gustosa.

ZUPPA DI RAPA E CAVOLO ROSSI

INGREDIENTI

  • 1 rapa rossa
  • cavolo rosso
  • 1 cipolla
  • 2 carote
  • brodo vegetale

PREPARAZIONE

Ho preso la mia cara pentola a pressione, come al solito ho fatto appassire un po’ la cipolla bianca e le carote e ci ho aggiunto la rapa rossa ed un pezzo di cavolo rosso. Tutto il piano di lavoro ha preso un meraviglioso colore fucsia, quasi un peccato pulire! Dopo averli fatti andare un po’ sul fuoco ho aggiunto del brodo vegetale e lasciato che andasse tutto da solo per circa 20 minuti, alla fine ho frullato tutto e servito con un cucchiaino di panna acida.

 

INSALATA CON PERE, NOCI E FORMAGGIO

INGREDIENTI

  • Insalata
  • 1 pera piccola
  • noci
  • formaggio (fontina ma può essere scelto in base ai gusti)
  • olio EVO
  • sale, pepe

PREPRAZIONE

Ho lavato l’insalata, ho lavato e tagliato a cubetti la pera, ho tagliato a cubetti il formaggio, sbriciolato grossolanamente le noci, mescolato e condito tutto con olio EVO, sale e pepe.

Una cena molto semplice ma molto ricca!

PROPRIETA’ DELLA RAPA ROSSA

La rapa rossa ha ottime proprietà antiossidanti: sembra che la presenza di nitrati comporti un effetti ipotensivo. Questi ortaggi hanno anche proprietà disintossicanti, depurative, antisettiche e mineralizzanti: la rapa rossa contiene ferro, sodio, potassio, calcio, magnesio e fosforo. Sono utili in caso di problemi digestivi perchè stimolano la produzione di succhi gastrici e bile (a questo proposito chi soffre di gastrite deve fare attenzione), inoltre la presenza di fibre aiuta la funzionalità intestinale. Infine è ricchissima di vitamina C.

PROPRIETA’ DEL CAVOLO ROSSO

Del cavolo rosso abbiamo parlato in uno degli ultimi articoli, ma possiamo ricordare velocemente le sue proprietà antiossidanti, il suo apporto di fibra, di vitamina A e di vitamina C.

PROPRIETA’ DELLE NOCI

Le noci sono fantastiche alleate nella regolazione del colesterolo e nella prevenzione di malattie cardiache e coronariche. Sono ricche di vitamina E, un potente antiossidante, di zinco, rame, ferro e vitamine del gruppo B.

 

Insomma con una cena così, oltre ad esserci riscaldati, essere sazi ma anche leggeri, abbiamo fatto il pieno di antiossidanti, vitamine e micronutrienti, nostri alleati in questo cambio di stagione.

 

 

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Le ricette del cavolo

Vi avevo promesso che avrei studiato per voi cosa preparare con il cavolo rosso. Eccovi tre idee facili facili pensate, provate e mangiate!

TORTINO CON RIPIENO A SORPRESA

Tortino

Il tortino è un’idea veloce per preparare un antipasto caldo oppure, in porzioni più grandi, può essere un ottimo piatto unico.

INGREDIENTI per 6 persone

  • 6 foglie grandi di cavolo rosso
  • 4 patate medie
  • formaggio caprino
  • sale
  • pepe
  • burro

PREPARAZIONE

Sbollentate per 7 minuti le foglie di cavolo rosso, scolatele, asciugatele bene e con queste foderate gli stampini di alluminio precedentemente imburrati. Mentre preparate il cavolo lessate le patate; una volta lessate schiacciatele con uno schiacciapatate o una forchetta, aggiustatele di sale e pepe. Riempite gli stampini con le patate e lavoratele con le mani in modo da lasciare uno spazio dove mettere il formaggio caprino, anche questo lavorato con la forchetta. Ricoprite il formaggio con un altro strato di patate, chiudete il tutto con le foglie di cavolo e mettete i tortini in forno per 20 minuti a 200°C.

Serviteli in tavola caldi!

Ovviamente qualsiasi formaggio si presta bene come ripieno del tortino.

 

ZUPPA DI CAVOLO ROSSO

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Tra le mie prove di questa stagione ovviamente non può mancare la zuppa, un ottimo conforto in queste serate fresche!

INGREDIENTI

  • cavolo rosso
  • cipolla
  • porro
  • carote
  • olio EVO
  • sale
  • pepe

PREPRAZIONE

Preparate un leggero soffritto con cipolla, carote e porro. A seconda dei vostri gusti potete bilanciare la quantità delle verdure per dare maggiore o minore dolcezza al gusto del vostro piatto. Aggiungete il cavolo fino a riempire la pentola a pressione, aggiungete l’acqua, il sale ed il pepe e fate andare a fuoco lento per circa 20/30 minuti.

Una volta che tutto è pronto passate la zuppa con il minipimer o al frullatore. Servitela ben calda con un filo di olio EVO a crudo.

 

INSALATA MISTA

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Ovviamente la preparazione più semplice è una bella e colorata insalata mista di cavolo rosso, insalata gentile e finocchio tutto condito con olio, aceto, sale e pepe. Per arricchirla un po’ possiamo aggiungere delle noci o dei semi di zucca!

 

Detto questo… non vedo l’ora di scoprire cosa dovrò cuocere la prossima settimana!

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Radicchio & Fagioli

Ecco a voi la seconda puntata di: Come risolvo la cena!

È idea comune che i piatti della tradizione richiedano preparazioni lunghe o particolarmente laboriose. Con qualche accorgimento ed un po’ di fantasia li possiamo rendere davvero semplici.

Ieri sera avevo poco tempo per preparare la cena ed il frigo discretamente vuoto. Per fortuna cipolla e carote non mancano mai, c’era anche un bel cespo di radicchio e… Il caso ha voluto che il mese scorso avessi congelato dei bei fagioli freschi (Potremmo parlare per ore della funzione salvavita del congelatore).

Così mi sono messa all’opera e il piatto che ne è uscito… beh, non è rimasto nulla.

A voi la mia personalissima versione di radicchio e fagioli – versione ultra semplice.

 Ingredienti per 2 persone:

  • 300 g di fagioli freschi
  • 1 cipolla bianca
  • 1 carota
  • brodo vegetale
  • radicchio rosso
  • olio Evo
  • aceto di vino bianco
  • sale e pepe

Preparazione:

Tagliate a piccoli cubetti la cipolla e la carota e ne fate un leggero soffritto. Una volta che queste verdurine sono dorate ci aggiungete i fagioli ed una tazza di brodo vegetale, il tutto in una pentola a pressione. La quantità del brodo dipende da come volete ottenere i fagioli. Personalmente preferisco che questo “minestrone” non sia troppo liquido, perciò ne ho messo solo una tazza.

Chiudete la pentola a pressione e la fate andare per circa 40 minuti.

Durante questi 40 minuti potete fare un sacco di cose tra cui pulire il radicchio e prepararne due belle terrine che verranno condite con sale, pepe e aceto bianco.

Quando i fagioli saranno pronti li aggiungete al radicchio e… buon appetito!

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Zuppa di zucca

Il minestrone di zucca è un primo piatto molto gustoso e saporito ideale da gustare caldo nella stagione invernale. Le erbe aromatiche fresche donano un profumo assai invitante al piatto. Servitelo in cocotte di porcellana o ceramica rotonde monoporzione in modo che rimanga ben caldo anche durante il consumo.

Ingredienti

  • 500 gr di zucca tagliata a pezzi
  • 300 gr di patate pelate e tagliate a tocchetti
  • 100 gr di lenticchie rosse
  • 2 spicchi di aglio pelati e tagliati a fettine
  • 3 foglie di salvia e 2 ramettini di rosmarino tagliuzzati
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale
  • acqua fredda

Tempo Preparazione: 

Tempo Cottura: 

Dosi: 4 persone

Difficolta’: Normale

Costo: medio

 

Procedimento

Versate l’olio extravergine di oliva nella pentola insieme all’aglio lasciandolo soffriggere. Quindi unite le erbe aromatiche tagliuzzate e le lenticchie rosse, mescolate e lasciate insaporire per un minuto.

Aggiungete poi, le patate e la zucca tagliate a cubetti piccoli, mescolate spesso e lasciate insaporire per 5 minuti.

Infine versate l’acqua fredda fino a coprire tutte le verdure.

Mescolate bene, abbassate la fiamma, coprite la pentola e lasciate cuocere. Dopo circa 40 minuti di cottura, togliete dal fuoco e frullate il minestrone con un frullatore ad immersione, regolate di sale.

Servite il minestrone di zucca, patate e lenticchie rosse con dei crostini di pane casereccio abbrustoliti, versateci sopra un filo di olio extravergine di oliva e guarnite con un rametto di rosmarino.

 

fonte http://www.ricettedellanonna.net/
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Tartare di pesce spada di Laura

Non fermate questa donna! Laura continua a regalarci delle prelibatezze!

Ecco la sua tartare di pesce spada.

Ingredienti per la tartare:

  • 1 filetto di pesce spada circa 300 gr
  • 1 scalogno
  • Pomodori pachino 150 gr
  • 1 manciata di olive taggiasche
  • Capperi sotto sale 3 gr
  • Basilico 3 gr
  • Maggiorana 3 gr
  • Menta 3 gr
  • Succo di mezzo pompelmo
  • Scorza di 1 pompelmo
  • 2/3 fette di pompelmo a testa per decorazione e poi integrare alla tartare
  • Olio evo 120 gr
  • Sale qb
  • Pepe qb
  • Semi di chia, circa 10 gr

Ingredienti per il contorno:

  • Rucola
  • 3 patate
  • Prezzemolo
  • Sale qb
  • Pepe qb

Preparazione:

Cominciamo con il bollire le patate, sbucciarle e condirle con prezzemolo, olio ed aggiustando di sale. Laviamo anche la rucola, la asciughiamo e la condiamo a nostro piacere.

Procediamo dunque con la nostra tartare: tritiamo finemente lo scalogno, i capperi dopo averli lavati ed anche le erbe: basilico, maggiorana e menta.

Prepariamo quindi l’emulsione: cominciamo grattugiando la scorza del pompelmo prelevandone il succo. Versiamo il succo in una ciotola, aggiungiamoci l’olio, aggiustiamo di sale e pepe. Laviamo e tagliamo quindi i pomodorini privandoli dei semini interni in una dadolata sottile. Passiamo quindi al taglio del pesce spada: un consiglio x riuscire a tagliare in una dadolata perfetta il filetto è quello di porlo per mezzora in freezer. Poi sarà pronto ad essere tagliato perfettamente in cubetti di circa mezzo centimetro dopo avergli tolto la pelle. Possiamo quindi porre in una terrina la dadolata di spada, i pomodorini tagliati, le olive taggiasche, i sapori, i capperi, la scorza grattugiata del pompelmo e condiamo il tutto con l’emulsione. Procediamo quindi con l’impiattare: in un letto di rucola disponiamo la nostra tartare in uno stampino a cuore come quello usato o in un coppa pasta rotondo, a piacere. Mentre aspettiamo che la nostra tartare si adatti allo stampo poniamo accanto le patate lesse e decoriamo con le fette di pompelmo che poi incorporeremo. Dopo esserci assicurati che la nostra tartare abbia assunto la forma desiderata togliamo pian piano lo stampo e spolverizziamo con il tutto con i semini di chia . Bon apetit!

 

Laura è un vulcano di ricette e ci offre spunti per parlare delle tendenze più “estreme” degli stili alimentari. La dieta crudista si sta diffondendo sempre di più, cerchiamo di capire di cosa si tratta!

Generalità

La dieta crudista è un regime alimentare naturista che si distingue per un unico grande comandamento: NON cuocere il cibo.
I primi fondamenti della dieta crudista sono riconducibili al “Vangelo della Pace”, testo sacro appartenente al ceppo ebraico degli Esseni, mentre nell’ultimo secolo la sua diffusione è da imputarsi soprattutto ai medici “indipendenti o naturisti” come H.M. Shelton.

Una citazione molto importante per i sostenitori della dieta crudista è quella di Gandhi, nel suo ultimo libro del 1949, “Regime e riforma alimentare”:

Per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo.

Attualmente, la dieta crudista o Raw Food è uno stile alimentare che va molto di moda negli USA, grazie alla sua diffusione tra le celebrità di Hollywood; il suo successo è riconducibile soprattutto ad una presunta azione anti-età degli alimenti crudi e alla divulgazione di un principio secondo il quale l’alimentazione umana NASCE cruda e tale deve rimanere, in quanto il calore, come tecnica di lavorazione del cibo, rappresenta un’innovazione recente, di scarsa utilità o addirittura di dubbia salubrità.
Secondo la dieta crudista, l’utilizzo del fuoco in cucina inibisce la percezione della sazietà, induce un’eccessiva palatabilità e conferisce ai cibi una consistenza “morbida”, rendendoli poco naturali; alla cottura vengono imputate la distruzione vitaminica, enzimatica, degli auxoni e la coagulazione proteica.

In definitiva, la dieta crudista rinuncia al trattamento termico tradizionale delle vivande, considerando il cibo cotto alla stregua di una sgradevole zavorra per l’organismo.

Quali cibi sono ammessi?

I sostenitori della dieta crudista amano assumere alimenti crudi, non lavorati, spesso provenienti da agricoltura biologica.
In genere, alla base del crudismo troviamo la frutta, nel livello intermedio la verdura e, all’apice, semi e frutta secca a guscio (5%).
Esistono tuttavia più tipi di crudismo:

  • Crudismo onnivoro: i sostenitori di questa dieta assumono frutta cruda, verdura cruda, miele e prodotti animali e di derivazione animale, anch’essi crudi. La carne cruda dovrebbe derivare da animali allevati allo stato brado o da selvaggina. Ad esempio, sono ammessi carni, pesci, uova, burro, kefir ecc..
  • Crudismo vegetariano: i crudisti vegetariani possono assumere sia frutta e verdura cruda, sia prodotti di derivazione animale, purché crudi (comprese ad esempio le uova, la panna vaccina, il burro animale ecc.), evitando però carne e pesce.
  • Crudismo vegano: in questo tipo di alimentazione sono ammessi solamente alimenti crudi di derivazione vegetale (sono invece banditi tutti i derivati animali, come ad esempio le uova, il burro, il miele, il latte vaccino ecc.).
  • Crudismo Fruttariano: i sostenitori di questa dieta si nutrono esclusivamente di frutta, meglio se matura e biologica.

Quali tecniche di lavorazione del cibo sono ammesse nella dieta crudista?

Nonostante nella dieta crudista il cibo non venga sottoposto a cottura, gli alimenti possono comunque essere assunti sottoforma di frullato, centrifugato, purea, pezzi o succo, e possono essere sottoposti a disidratazione, germinazione o marinatura.
Gli alimenti possono inoltre essere essiccati alla temperatura massima di 42°C.
In tutti questi modi, il cibo conserva al meglio le proprietà nutritive di cui è composto e, nel caso della germinazione, si arricchisce di maggiori sostanza nutritive.

TEMPERATURE AL DI SOTTO DEI 42°C.

Secondo la dieta crudista, “42” esprime la massima temperatura a cui il cibo si può sottoporre prima di essere assunto. In base a tale filosofia alimentare, il superamento dei 42°C comprometterebbe i nutrienti, le vitamine, i Sali minerali e gli enzimi presenti nel cibo.

Presunti vantaggi

Numerosi sono i potenziali vantaggi derivati dall’assunzione di alimenti rigorosamente crudi:

  • Introduzione di generose quantità di antiossidanti nella dieta: in questo modo viene sfruttato al meglio l’effetto antiaging delle sostanze presenti negli alimenti;
  • Costante sensazione di sazietà, fornita dalle fibre presenti negli alimenti;
  • Percezione di contatto diretto con la natura e benessere;
  • Alimentazione detossinante;
  • Dieta ipocalorica, veloce, economica.

Uno dei principi cardine della dieta crudista ci riconduce ad uno studio condotto nel 1937 dal medico svizzero dott. Kouchakoff; egli dimostrò che il cibo cotto induce una risposta organica di leucocitosi (aumento dei globuli bianchi) a livello sistemico. Nel 1934, il medico italiano dott. Lusignani ne seguì la falsa riga e scoprì un’ulteriore caratteristica della reazione ai cibi cotti, la vasocostrizione; successivamente, il medico dimostrò che consumando ESCLUSIVAMENTE cibi crudi l’organismo tende a ridurre i globuli bianchi circolanti (leucopenia) e rilassa la muscolatura liscia dei capillari con effetto di vasodilatazione.
Secondo la dieta crudista, le suddette reazioni “di difesa” attuate dall’organismo in seguito all’assunzione di cibi cotti incidono significativamente sullo stato di salute generale. Ovviamente, quest’affermazione prescinde totalmente dai risultati di molte altre sperimentali che hanno valutato la leucocitosi post-prandiale una condizione assolutamente FISIOLOGICA.

Svantaggi e Controversie

Dal punto di  vista alimentare, la dieta crudista si associa pienamente alla nutrizione convenzionale, suggerendo di incrementare le frequenze di consumo di frutta e soprattutto degli ortaggi crudi, mirando alla conservazione di alcuni principi nutritivi termolabili come le vitamine (non tutte) e gli antiossidanti. Ovviamente, questo è un principio che subordina alla DISPONIBILITA’ e alla TIPOLOGIA alimentare, nonché alla stagionalità dei cibi. Sarebbe curioso assistere alla reazione fisiologica indotta dalla digestione di patate, rape e bietole crude; per non parlare di castagne e legumi. Non dovrebbe essere uno spettacolo entusiasmante!

Inoltre (citazione di chi l’ha provata), pare che la dieta crudista induca spesso reazioni intestinali avverse, come tensione addominale, meteorismo e flatulenza gassogena; praticamente, l’esatto contrario di ciò che si potrebbe aspettare un potenziale consumatore nei confronti di un regime alimentare “naturale”.

Soprattutto nelle donne, la dieta crudista NON migliora la resistenza alle basse temperature, anzi, l’abolizione dei cibi caldi favorisce la percezione del freddo riducendo ulteriormente la praticabilità di questo regime alimentare nella stagione invernale.

Dal punto di vista igienico, la dieta crudista è un vero disastro. I seguaci di questo stile alimentare si appigliano a concetti un po’ bislacchi, demonizzando il cibo pastorizzato o sterilizzato; ovviamente, secondo i crudisti questo vale ANCHE per l’alimentazione animale e negli appositi spazi web è possibile leggere vaneggiamenti su eventuali speculazioni economiche nel campo della veterinaria (meglio non approfondire ulteriormente). Se questo può sembrare un atteggiamento potenzialmente rischioso per la diffusione di malattie negli allevamenti, si dovrebbe stendere un velo pietoso in merito alla salubrità dei cibi destinati all’alimentazione umana. La presenza INEVITABILE di parassiti (Entamoeba histolytica/dispar, Giardia lambliaTrichuris trichiura, Strongyloides stercoralis, Ancylostoma duodenale, Ascaris lumbricoides, Hymenolepis nana, Taenia solium, Taenia saginata, Echinococcus granulosus, Enterobius vermicularis), delle muffe (Aspergillus, Penicillium, Fusarium, Alternaria) e dei batteri (Clostridium botulinum e perfringens, Bacillus Cereus, Salmonella typhi e paratiphi, Staffilococcus aureus ecc.) negli alimenti è un’incognita da non sottovalutare. Basti pensare che per una donna gravida, l’adesione alla dieta crudista significherebbe aumentare vertiginosamente il rischio di complicazioni per il nascituro, quali malformazioni fetali o aborto. Lo stesso vale per i pazienti immuno-depressi come i chemio-terapizzati e i soggetti affetti da AIDS.

Ricordiamo inoltre ai seguaci della dieta crudista che gli enzimi contenuti negli alimenti vengono comunque denaturati dal pH gastrico e successivamente scissi dalle peptidasi pancreatica e intestinale; pertanto, la presenza o meno di queste molecole attive negli alimenti è un incognita che non ci tocca minimamente.
Al contrario di quanto sostiene la dieta crudista, la cottura è un procedimento che, se svolto adeguatamente, facilita la digestione e, in alcuni casi, favorisce anche l’assorbimento dei principi nutritivi (come la biotina contenuta nell’albume d’uovo).

 

Fonte www.my-personaltrainer.it