Penserete che sono una fissata delle uova, non è proprio così!
Quasi sempre andiamo a fare la spesa di corsa, compriamo le cose per abitudine, perchè sono i prodotti che abbiamo sempre usato, perchè ci piace la confezione e per mille altri motivi. Ma quante volte ci fermiamo a leggere l’etichetta? E soprattutto, quando la leggiamo siamo davvero in grado di capire cosa c’è scritto?
Oggi proviamo a capire cosa vuol dire l’etichetta della uova!

La vendita delle uova non viene più effettuata singolarmente ma le uova sono vendute in confezioni da 6, 12 o più unità. L’etichetta apposta sul contenitore ci deve informare su:
- caratteristiche dell’uovo: categoria di qualità e classe
- peso
- la data entro la quale possono essere consumate
- il modo di conservazione consigliato
Queste indicazioni sono obbligatorie. Sono invece facoltative altre informazioni come la data di imballaggio e di deposizione, il tipo di allevamento, il luogo di confezionamento.
Le tipologie di allevamento individuate dalla norma e quindi utilizzabili nell’etichettatura sono in funzione dello spazio disponibile per l’animale e delle caratteristiche delle superfici ad esso destinate. Dal 1° gennaio 2004, sugli imballaggi delle uova di categoria “A” deve essere riportata la dicitura relativa ad uno dei tre sistemi di allevamento previsti dalla norma e sui gusci dovrà essere stampigliato il relativo codice:
- “Uova da allevamento all’aperto” (contraddistinto dal numero 1 prima dell’identificativo IT sul guscio),
- “Uova da allevamento a terra” (con il numero 2 sul guscio) e
- “Uova da allevamento in gabbie” (con il numero 3);
- la “produzione biologica” viene indicata con lo 0.
Le tipologie 1, 2 e 3 devono rispondere a queste caratteristiche:
- Sistema di allevamento all’aperto (tipologia 1): 1 gallina per 4 mq di terreno all’aperto con vegetazione.
- Sistema di allevamento a terra (tipologia 2): 9 galline per mq di terreno al coperto in parte rivestito di paglia, sabbia, ecc.
- Sistema di allevamento in gabbie (tipologia 3): da 16 a 18 galline per mq con posatoi che offrono almeno 15 cm per gallina.
Esistono tre categorie di qualità: A, B e C:
– La categoria A comprende le uova fresche, non lavate nè refrigerate o sottoposte a trattamenti di conservazione che presentino una camera d’aria inferiore ai 6 mm e che non siano trascorsi più di 28 giorni dall’imballaggio. Il dettagliante deve ritirarle dal commercio 7 giorni prima della scadenza. Fra le uova di categoria A, le “uova extra fresche”, devono avere una camera d’aria inferiore ai 4 mm e possono essere vendute con questa denominazione entro 7 giorni dall’imballaggio o 9 dalla deposizione.
– La categoria B indica uova, di seconda qualità o conservate. Sono refrigerate a temperatura inferiore a 5°C o in atmosfere gassose particolari e presentano una camera d’aria inferiore a 9 mm.
– La categoria C non si destina al consumo umano, sono uova declassate, e si possono usare come materia prima per l’elaborazione di altri prodotti alimentari.
Solamente per le uova di categoria A si individuano quattro categorie di peso:
- Classe XL – grandissime (da 73 g e più)
- Classe L – grandi (da 63 a 73 g)
- Classe M – medie (da 53 a 63 g)
- Classe S – piccole (meno di 53 g).
Buona spesa a tutti!